Inaugurazione Mostra Fotografica di Raffaele Battista

📅Domenica 15 Dicembre
🕰️dalle ore 20:30

📸VERNISSAGE
con brindisi aperitivo

FESTA MOBILE
di
RAFFAELE BATTISTA

👉Ore 20:30 Presentazione Programma Tesseramento 2020 e Provo.Riffa
👉Ore 21:00 Incontro con il fotografo Raffaele Battista

INFO MOSTRA
( a cura di Massimo Rossi Ruben – critico d’arte, si occupa di recupero di opere d’arte)
II lavori di Battista parlano un linguaggio artistico attuale, contemporaneo, dove la luce, l’invenzione, l’ardito effetto trembling riverberano uno stile di straordinaria comunicabilità compositiva, molto più di quanto non facciano opere figurative rispecchianti più semplicemente la realtà, la visione reale del tel quel. Ed è una poetica che rimanda all’action painting, al “fatto” colto nel momento del compiersi, dando prova – Battista – di aver bene individuato l’usta del modernismo, assimilandone i concetti che per tutto il secondo Novecento hanno caratterizzato il formarsi del complesso sistema dell’arte contemporanea.
L’arte di Battista – cronista senza errore del circostante, specie nell’individuare il favor optimi temporis, rimanda alle dissacrazioni acceleratorie del figurativismo futurista, alle progressiste ma talvolta confutabili e spesso ironiche interpretazioni dei Dada, agli enigmi compositivi di Duchamp, che per primo – nel rigore
dell’osservazione scientifica – scompose i piani del costruttivismo, ponendo l’accento sull’elaborazione cromatica, che certamente in quegli anni di tavolozze di tradizione allibì il pur transigente establishment e gli estimatori delle avanguardie.
Cogliendo e selezionando scene del quotidiano in una sorta di agorà evocato, Battista precipita nei suoi scatti collettivi di astanti – gente comune, ignara ma apparentemente compiaciuta di tanto interesse da parte dell’obiettivo – in una dimensione onirica da festa mobile, assai prossima a un corteo di baccanti, tale è la gagliardia e il vigore che promanano da voci e movimenti (tanto che sembra di udirne il crepito!), così che la scena si anima, diviene narrante, epifanica di forme e volumi fino all’astrazione figurativa.
Ma l’arte di Raffaele Battista è anche ambiente e paesaggio e dai felici esiti di pregresse esposizioni pubbliche – che indubitabilmente hanno veicolato a collezionisti e appassionati di Fotografia il suo modus di “homo qui naturam amat” – egli ripropone, oggi, quel tratto distintivo e caratterizzante delle sue vedute mozzafiato, con un ciclo di scorci ravvicinati su poderi e maggesi, elaborati ora da quel singolare effetto creato ad artem attraverso il transito pigro dell’obiettivo sul campo, niente più che una stratta graduale, un espediente di straordinaria soluzione estetica che solo la sperimentazione e la conoscenza qualificata della tecnica, coniugate al prodigio dell’accorto equilibrio tra diaframma e otturatore, riescono a sostenere.
Ed è quello, proprio e solamente quello, il momento giusto per la foto: l’attimo fulgido per lo scatto perfetto. Il resto è ciò che figura nella stampa, nel riquadro di quel candido passepartout, nella conclusione intellegibile che tutti ammiriamo: è il secretum di cui Battista è custode, con quella sua perizia nel modulare la scala dei colori, nel comporre il dialogo tra immagine e tecnologia, fino a che il soggetto catturato nella reflex non perde definizione, scapitandone i contorni in un’evanescenza straniante. L’ignoto, corrusco mondo di Battista è nella segreta del mestiere.

BIO
Raffaele Battista nasce a Lucera (FG) il 12.11.1961. Artista dal precoce talento, si accosta quasi per caso alla fotografia, conquistato dalla forza poetica e dalle potenzialità espressive della luce, restandone subito ammaliato: nasce una passione vera e genuina che si insinua in lui per non abbandonarlo più.
Il desiderio continuo ed irrefrenabile di fissare in uno scatto la monumentalità del grande come la peculiarità del minuzioso, così racchiudendoli in un frammento di eternità, gli consente di sperimentare e percorrere con successo numerosi percorsi, dalla fotografia di reportage, a quella architettonica, alla ritrattistica, rivelando sin dai primi lavori il perno della sua ricerca artistica, la sfida che assurge ad autentico fil rouge delle sue opere: trasformare la pellicola in una tela sulla quale dipingere con la luce, utilizzando i colori delle sue emozioni e le ombre delle sue intime inquietudini.
Ossessionato dalla instancabile ricerca di nuove tecniche e suggestioni artistiche, trova un approdo particolarmente felice nella paesaggistica, ove si contraddistingue per una cromaticità assai rigorosa e per una rappresentazione d’insieme che è sempre essenziale, minimalista, ma mai tetra o scarna: i suoi scatti, siano essi a colori o in bianco e nero, sono infatti caratterizzati non solo dalla semplicità della composizione ma anche dalla morbidezza dei toni e dalla sinuosità delle linee, caratteristiche presenti in tutte le sue immagini che ne affermano lo stile personalissimo, ormai diventato inconfondibile e non a caso apprezzato dai suoi collezionisti. Le elevate capacità tecniche, oltre ai consensi riscossi presso pubblico e critica, gli hanno permesso di esporre in numerose personali e collettive, con il riconoscimento della F.I.A.F. (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche) e ad essere insignito, dalla stessa, per i significativi meriti artistici ed espressivi, ottenuti nell’ambito della Fotografia Italiana, della prestigiosa onorificenza – ARTISTA DELLA FOTOGRAFIA ITALIANA – AFI .

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